Seconda parte: alcune considerazioni tratte dalla realta’ di tutti i giorni
La realta’ esiste, proviamo ad ammetterlo…
Cosa accade all’obiettivo dell’impresa se applichiamo alcune considerazioni proprie della realta’ di tutti i giorni e dei tempi in cui viviamo?
Al di la’ del lungo e copioso dibattito teorico conseguente l’abbandono dell’ipotesi di concorrenza perfetta sui mercati,
della passione con cui viene sostenuto nelle Universita’ è oggetto di convegni, viaggi di studio, acquisizione di cattedere e di titoli,
cio’ che e’ importante e’ capire che qualsiasi elemento della realta’, quando inserito nella teoria cambia sostanzialmente il risultato.
Una prima considerazione che vorrei sottoporre all’attenzione generale e’, ad esempio l'effetto dell'introduzione del fattore "tempo".
Il tempo esiste: se cio’ non fosse non invecchieremmo così velocemente e non arriverebbe così presto il Natale, tutti gli anni, per farci impazzire
con il “che cosa regalare” “cosa cucinare per il pranzo della vigilia”…
Per tornare alla vita dell'Impresa, la produzione impiega tempo per essere realizzata, si deve decidere quanto produrre e sostenere
i costi di produzione in un momento precedente rispetto a quando la merce arrivera’ sul mercato. Nel momento in cui il prodotto sara’ pronto
per entrare nel mercato le condizioni di domanda potrebbero essere diverse da quelle ipotizzate all’inizio del processo di produzione.
Forse perché l’imprenditore ha sbagliato in pieno, quindi sarebbe meglio che cambiasse mestiere, oppure, e questo complica di molto le cose,
nel momento iniziale l’impresa aveva elementi che riteneva sufficienti per una buona previsione della domanda futura, ma il futuro non puo’ essere
previsto con certezza anzi, al contrario, ogni decisione viene presa in condizioni di incertezza e quindi ogni decisione dell’imprenditore e’
una assunzione di rischio. Il futuro e’ un’incognita che puo’ rappresentare un’opportunita’ di crescita ogni volta che le aspettative previste si
realizzano, ma anche una serie di problemi da risolvere quando gli elementi e le circostanze che hanno determinato una scelta aziendale cambiano
all’improvviso e ne sopraggiungono altre completamente impreviste. Il primo effetto di aspettative che non si realizzano, ad esempio e’ l’accumulo
di scorte indesiderate che diventano per l’azienda un peso, un secondo effetto e’ finanziario, i fattori produttivi devono comunque essere pagati,
quindi si deve attingere a risorse accumulate in precedenza perché il flusso effettivo dalle vendite non e’ sufficiente a coprire i costi sostenuti.
Ormai i tempi dei verbi non li usa piu’ nessuno, appena qualcuno tenta un congiuntivo o un condizionale, a qualsiasi livello, lo sbaglia miseramente.
Si parla solo al presente, non solo per ignoranza, ma anche per esorcizzare il fatto che, ogni volta che si abbonda con il condizionale, si introduce l’effetto incertezza, e, in una relta' produttiva,
gli effetti delle decisioni diventano un’incognita poiche' saranno diversi da quelli previsti in base alle condizioni iniziali.
Infine, ricordiamo sempre che i gusti sono gusti. Un altro elemento che influenza l’obiettivo dell’impresa e’ la considerazione che i prodotti non sono tutti uguali. Aggiungiamo poi che le imprese non hanno tutte le stesse dimensioni.
Un’ipotesi molto forte, che la realta’ smentisce sotto tutti gli aspetti è che l’impresa che necessita di un finanziamento lo ottiene incondizionatamente, basta che sia disposta a pagare. Infatti, anche ammettendo un imprenditore particolarmente sicuro di se’ pronto a pagare il finanziamento a qualsiasi tasso, potrebbe non trovare un operatore disposto a concedere il finanziamento.
Inoltre, poiché non esiste una sola forma di finanziamento e nemmeno una perfetta informazione fra gli operatori,
ci potrebbero essere alcune imprese, solitamente piu’ grandi che hanno informazioni piu' complete, maggiori possibilita’ di scelta dello strumento finanziario e un gran numero di finanziatori disposti a concedere credito.
Invece altre, che dispongono di minori informazioni, concluderanno contratti meno vantaggiosi. Inoltre chi non ha tanti finanziatori disponibili a concedere credito, deve accontentarsi delle condizioni offerte senza poter contrattare per spuntare condizioni migliori.
In una realta' come quella appena descritta, non vale solo cio’ che hai, ma anche chi sei e il fatto di avere una buona idea da realizzare non significa che troverai finanziatori disposti a crederci come ci credi tu….
Soluzioni per crescere Anna Maria Pirro (marzo 2009)
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